Decine le critiche riportate negli interventi dei consorziati in assemblea che come ogni anno chiedono considerazione per quelle che sono le esigenze di chi oltre a pagare, il territorio lo abita e vive veramente – e da molti decenni – e i cui interessi vengono invece spesso ignorati a favore del turismo alberghiero e nautico.
Mai un così intensivo sfruttamento di questo mare che è ormai smeraldo solo in superficie e disabitato nei fondali.
Quello da me ideato e realizzato, il PREMIO COSTA SMERALDA, era un PROGETTO culturale non un evento da mettere nel calendario! Un premio dedicato alla letteratura di mare (che mancava in Italia) con una forte componente ambientalista declinata attraverso una sezione dedicata alle innovazioni tecnologiche in campo marino.
Un premio unico nel suo genere, in equilibrio tra cultura e ambiente, che in due sole edizioni si è decisamente affermato nel panorama culturale e ambientalista italiano ricevendo grande attenzione dalla stampa.
Centinaia di autori e case editrici coinvolte, imprese e innovatori, un bando pubblico trasparente e partecipato, grande soddisfazione e affluenza di residenti e Consorziati (coinvolti anche nella giuria), nuovi rapporti con il territorio (studenti e realtà produttive e associative), con la regione (Fondazione Banco di Sardegna e Fondazione Medsea, artisti e artigiane sarde), nazionali (Mibac, Rai, SkyTg, Castalia…) e internazionali (RaiItalia, Unesco).
Costi molto molto contenuti e un rilancio etico oltreche’ estetico della costa smeralda. Non trovo davvero giustificazione che possa motivare la contrazione di un progetto così importante sia in ambito territoriale che internazionale, e in ascesa, che mirava ad una vera crescita culturale e coscienza ambientale in un territorio che evidentemente è invece destinato ad altro.
MA CHI DECIDE IL DESTINO DI UN TERRITORIO SE NON CHI LO ABITA?
Voglio credere di vivere ancora in un paese occidentale, civilizzato e democratico e tale resterà solo se avremo il coraggio individuale di difenderne valori e territorio.
CULTURA VS PROPAGANDA